Detartrasi e Levigatura Radicolare

Bibliografia

La direzione del colpo di lavoro in rapporto al dente varia con il posizionamento. Comunque, in ogni caso, la direzione dell'esecuzione dovrebbe essere ad angolo retto con la superficie della lama. Ablatori ad ultrasuoni La scoperta che le oscillazioni ad alta frequenza di un oggetto in una miscela abrasiva potevano essere sfruttate per tagliare oggetti duri portò allo sviluppo dell'apparecchiatura dentale Cavitron *. Il cui derivato fu l'ablatore ad ultrasuoni che oggi rappresenta un importante complemento all'attrezzatura odontoiatrica. Gli strumenti ad ultra- suoni variano da un produttore all'altro, ma sono tutti costituiti da un generatore, che trasforma la corrente alternata in corrente ad alta frequenza, da un serbatoio d'acqua, da un dispositivo a magnetostrizione e da punte a forma di sonda o di curette. La corrente ad alta frequenza (26 Hz) induce allungamenti e contrazioni del dispositivo a magnetostrizione che è collegato ad una punta raffreddata ad acqua. Sono state progettate diverse punte dotate di raffreddamento esterno od interno (Fig. 4-23). Quando lo strumento viene adoperato, la punta oscillante viene passata sulla superficie dentale per circa sei volte in ogni zona sovrapponendo ed incrociando i movimenti. Il contatto con il tartaro induce in una vibrazione nello stesso diversa da quella del dente che provoca la rottura del legame che trattiene iltartaro stesso. Un'azione di raschiamento sulle macchie dentali è efficace per la loro rimozione. Gli svantaggi maggiori dell'ablatore ultrasonico stanno nello spessore delle punte, nella mancanza di equilibrio ed al peso del manipolo ed inoltre esso deve essere fermato per determinare la presenza di concrezioni residue. Perciò, dopo l'ablazione ad ultrasuoni le superfici dovrebbero essere controllate con una curette affilata. Utilizzando inserti più affilati a forma di curette, è possibile pulire anche i tessuti molli. Baderstein, A ., et al. Effect of non-surgical periodontal therapy in moderately ad- vanced periodontitis . J. Clin. Periodonto!. 8:57, 1981. D'Silva, I.V., et al. An evaluation of root topography following periodontal instrumen- tation-a scanning electron microscopie study. J. Periodonto!. 50:283, 1979. Ewen, S.J., et al. A scanning electron microscopie study of teeth following periodon- tal instrumentation. J. Periodonto!. 48 :92, 1977. Hirschfeld, I. The "Presurgical Era" in Periodontal Therapy . Lecture. Massachusetts State Dental Soc. 1964. Nishime, D., et al. Hand instrumentation versus ultrasonics in the removal of endo- toxin from root surfaces . J. Periodonto!. 50:345, 1979. Orban B , et al. A macroscopic and microscopie study of instruments designed for root planing. J. Periodonto!. 27:120 , 1956. Pattison, G.L., et al. Periodontal lnstrumentation: A Clinica! Manual. Reston, Va. : Reston Pubi. Co., lnc., 1979. Weinberger , B.W. An lntroduction to the History of Dentistry . St. Louis: The C.V. Mosby Co., 1948. Wilkinson , R.F., et al. Scanning electron microscope of the root surface following instrumentation . J. Periodonto!. 44:559, 1973. Dentsply lnternational, York , Pa. Bibliografia

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