Detartrasi e Levigatura Radicolare
Risultati prevedibili ottenibili con la detartrasi profonda definitiva
Fig. 3-17 Recessione gengivale post-chirurgica nel segmento anteriore di una giovane donna di 26 anni. La recessione era esteticamente inaccettabile.
radicolari malate evolverà in difetti infra ossei. Va inoltre osservato che spesse volte la gengiva che ricopre questi difetti non rivela alcuna infiammazione e non subisce alcuna riduzione in altezza con la detartrasi profonda. Anche nei casi di gengiva ispessita dove si riscontri una considerevole infiammazione gengivale attorno all'elemento dentario si otterrà solo una lieve riduzione della tasca a causa dello spessore della gengiva fibrosa non infiammata. In tutti i casi riportati è meglio considerare la riduzione chirurgica delle tasche come terapia d'elezione (Fig. 3-10 da a a d).
Insuccessi dovuti alla localizzazione ed alla topografia anatomica delle tasche
1. Le tasche che si estendono nelle zone di biforcazione o triforcazione dei molari o dei premolari, specialmente se di II o III grado non rispondono alla detartrasi profonda con una contrazione od un riattacco. 2. Tasche prossimali profonde, associate a tasche vestibolari o linguali poco profonde od inesistenti, sui premolari ed i molari rispondono scarsamente alla detartrasi. 3. Le aree retromolari mandibolari e la spessa gengiva del tuber nel superiore subiscono una contrazione limitata a causa della natura delle adiacenti strutture anatomiche (Fig. 3-12). 4. I casi di parodontite, con crateri ossei interdentali profondi, associati a radici ravvicinate hanno scarse prospettive di guarigione.
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