Detartrasi e Levigatura Radicolare

Variazione nella salute e nella malattia

Altre malattie parodontali

Le rimanenti malattie parodontali hanno luogo con minore frequenza ed includono la parodontite giovanile (parodontosi), la parodontite postgiovanile e varie forme di gengiviti ulcero- necrotiche.

Parodontite giovanile

La parodontite giovanile (parodontosi), una malattia relativamente rara, inizia intorno all'età puberale, con localizzazione simmetrica e bilaterale con lesioni a forma di mezzaluna a carico degli incisivi e dei primi molari (Fig. 1-21a e b). Occasionalmente si riscontrano altre aree di distruzione: perdita ossea nella zona dei premolari e dei secondi molari ed a volte una distruzione più generalizzata, a carico di tutti gli elementi dentari. Il vacillamento dentario e la migrazione patologica sono un comune riscontro in queste forme. L'inizio della parodontite giovanile è rapido con formazione di tasche gengivali profonde con assenza di depositi di placca batterica o di tartaro di dimensioni comparabili all'entità della lesione. Anche il grado di infiammazione gengivale è relativamente basso. L'agente eziologico sembra sia un organismo specifico, l'Actinobacillus, actinomycetemcomitans e la produzione di anticorpi nel siero riscontrati nella maggioranza dei pazienti sembra sia dovuta ad esso. Si crede che l'organismo invada i tessuti gengivali, ed è questo un fatto importante per la scelta del trattamento. La presenza di difetti ossei simmetrici bilaterali quasi perfetta nella forma localizzata ci suggerisce la possibilità di una predisposizione sistemica, possibilità questa che però non è stata ancora sufficientemente esplorata. Difetti nella funzione leucocitaria ed una forte predisposizione ereditaria sono presenti nella maggioranza dei casi. La maggioranza dei pazienti dimostra una maggior distruzione parodontale con l'avanzare degli anni, come pure un concomitante aumento degli agenti eziologici locali e dell'infiammazione (Fig. 1-22). La gengivite ulcero-necrotica ha una patogenesi unica. Inizialmente la malattia si manifesta sottoforma di necrosi gengivale ad inizio dall'apice della papilla interdentale (Fig. 1-23 ed 1-24). Si producono così dei crateri ulcerati ricoperti da tessuto necrotico. La lesione può interessare solo la punta della papilla o si può estendere fino alla cresta ossea. Clinicamente, è visibile un velo di tessuto gengivale infiammato sui versanti buccale e linguale degli spazi interdentali. Uno strumento posto nella zona prossimale può essere mosso in senso mesiodistale da un dente all'altro senza che incontri tessuto gengivale alcuno. La gengiva appare gravemente infiammata e molto molle. Il paziente può avere una febbriciattola ed uno stato di malessere generale. L'eziologia è da collegarsi all'invasione dei tessuti da parte di spirochete. Altri organismi penetrano attraverso la gengiva prossimale ulcerata. La malattia si presenta associata ad una forte componente psicosomatica con stati di ansia e di depressione che almeno all'inizio precedono la malattia che è caratterizzata da attacchi ricorrenti seguiti da lunghi periodi di remissione. La placca batterica che colonizza i crateri non guariti subisce una calcificazione a forma di sperone (Fig. 1-25a e b). Diagnosticamente la presenza di questi speroni di tartaro associata a riassorbimento osseo limitato alle superfici prossimali è quasi patognomica di una gengivite ulcerativa ricorrente. Il successo del trattamento dipende in parte dal controllo sulla componente psicologica e nel caso questo sia impossibile risulterà difficile l'eliminazione totale della malattia. Gengivite necrotizzante

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