Detartrasi e Levigatura Radicolare
Variazione nella salute e nella malattia
Fig. 1-19 Un abbondante deposito di tartaro sopra gengivale provoca la recessione gengivale sull'incisivo centrale di destra. Infiammazione gengivale e perforazione sull'incisivo centrale di sinistra sono causati dall'abbondante placca e tartaro subgengivali.
Fig. 1-20 Massicci depositi subgengivali che hanno dato luogo ad un cratere dei tessuti molli tra i denti 30 e 31 (numerazione USA; 46 e 47 secondo la misurazione F.D.I.;N.d.T.)
I batteri subgengivali presenti nella parodontite dell’adulto variano da individuo a individuo e da sito a sito nell'ambito della stessa dentatura. La composizione della placca è molto complessa. Morfologicamente una porzione fissa è aderente al dente ed alle superfici del tartaro ed una porzione non aderente si trova nelle vicinanze della base del solco ed adiacente al lato del tessuto molle. Passando dalla placca sopragengivale a quella subgengivale gli organismi filamentosi spessi a guisa di palizzata dello strato aderente della placca sopragengivale, lasciano il posto ad uno strato più sottile formato da batteri più piccoli disposti più disordinatamente. Nella porzione di placca non aderente, posta tra la placca aderente e la parete di tessuto molle, sono presenti organismi flagellati; alcuni assumono configurazioni a spazzola unendosi a batteri Gram-negativi di dimensioni inferiori. Oltre a questi sono presenti spirochete, organismi flagellati ricurvi, piccole forme «coccoidi» e bastoncelli Gram-negativi. Gli organismi presenti nella placca non aderente producono un numero maggiore di endotossine rispetto a quelli presenti nella placca aderente. Lo strato di placca più vicino alla parete di tessuto molle è ricoperto da leucociti polimorfonucleati e da macrofagi contenenti fagosomi con batteri incorporati. I «Bacteroides» sembrano essere associati in modo molto consistente con la parodontite postgiovanile e dell'adulto anche se diversi altri organismi vengono solitamente isolati quali l'Eikenella, Veilonella, Fusobacterium, Selenomonas, Capnocytophaga e Wolinella. Sembra quindi che l'infezione batterica sia di tipo misto. Le tecniche di laboratorio utilizzate per isolare i vari organismi subgengivali sono molto sofisticate e viene asserito che più del 90% di questi organismi può essere isolato ed identificato. Visto però, che è difficile far crescere alcuni di questi organismi, come per esempio le spirochete, in coltura e dato che essi rappresentano circa il 20% della placca, ci sono delle difficoltà inerenti ai metodi di indagine che devono ancora essere risolte.
pag. 20
Made with FlippingBook Digital Publishing Software